Cinque storie curiose di loghi celebri

Il logo e il nome di un’azienda possono letteralmente essere la sua fortuna o sfortuna in campo internazionale. Basta pensarci per un secondo: quanti loghi ci passano quotidianamente sotto gli occhi, quanti di loro ricordiamo con facilità e associamo istantaneamente al loro brand? Ecco allora cinque storie curiose di loghi celebri e famosi in tutto il mondo!

Le ciliegie di Coca Cola

Coca Cola è nata alla fine dell’800 e doveva essere un “magico preparato” farmaceutico, una sorta di panacea per molti disturbi tra cui il mal di testa. Quel che lascia straniti è che l’iconico logo della bibita frizzante più famosa del mondo (talmente gustosa che i gerarchi dell’URSS di Stalin fecero carte false per sbloccare i dazi doganali, negli anni ‘60, per importarla in Russia dai nemici americani) è stato creato da un contabile, il signor Frank Mason Robinson. Non un grafico di professione, ma un piccolo burocrate. La sua idea non fu subito vincente: dopo pochissimi anni si pensò di aggiungere ai riccioli delle C maiuscoli dei ghirigori che dovevano ricordare delle ciliegie. In realtà il design durò davvero poco: oggi l’azienda ha recuperato il fluido font Spencerian, che si usava per intestare le lettere formali di fine 1800: squadra che vince, proprio non si cambia!

Ode al minimalismo

Ford, Apple e Google sono accomunate da un aspetto inusuale e bizzarro. No, non i loro prodotti, ma la genesi del proprio logo. Il primo logo Ford, del 1903, era una stilizzazione di uno pneumatico avvolto da un nastro. Apple ebbe, negli anni ‘70 come primo logo, un’illustrazione di ispirazione newtoniana avvolta da un nastro che riporta una citazione dello scienziato inglese. Google invece è nato con un bizzarro font bombato e ombreggiato.

Nel corso degli anni queste le aziende si sono rivolte invece a grafiche più semplici, lineari, leggibili ed inconfondibili: cosa sarebbero Ford, Apple e Google senza la propria famosissima icona, dopo tutto?

Così famoso da non aver bisogno del nome

Quand’è stata l’ultima volta che hai assaporato una salatissima, succosa patatina fritta di McDonald’s, oppure uno dei loro hamburger? La “M” stilizzata, rotondeggiante e gialla del brand è famosa in tutto il mondo, e così lo è la sua tagline: “I’m loving it”. Dal 2006, però, McDonald’s ha fatto uno scatto avanti: ha eliminato sia il nome che la tagline dal proprio logo. La M gialla è diventata così famosa che non è necessario specificare a quale azienda si riferisca: nessuna persona al mondo non conosce la catena di fastfood!

Pensa a cosa sarebbe potuto succedere, a come sarebbe oggi diversa la storia di questi brand e probabilmente di tutto il mondo se i loro creatori non avessero pensato di registrare il proprio logo o il proprio brand. Non fare questo errore: se hai avuto una buona idea per rappresentare la tua azienda, registra subito il marchio in modo da avere totale protezione monopolistica sulla tua pensava. Chissà che non si trasformi nella prossima Apple o Ford!