L’argomento di cui vogliamo discutere con voi oggi è molto interessante e alla base di qualsiasi discorso facente riferimento ad una realtà aziendale. Come funziona il conferimento di un’azienda srl?
È questo il quesito a cui proveremo a rispondere. Prima però facciamo un po’ di chiarezza circa la definizione di conferimento nel gergo del diritto societario.
Che cos’è il conferimento di un’azienda?
Possiamo definire il conferimento di un’azienda una manovra di gestione straordinaria di azienda, alla quale segue un radicale cambio di progettazione dell’attività produttiva aziendale. Tale manovra viene attuata attraverso il trasferimento di un’azienda da conferente a conferitario: in questo caso il conferente sarà un soggetto economico mentre il conferitario un ente. L’oggetto di scambio secondario non è il denaro ma una partecipazione al capitale.
Per afferrare al meglio questo concetto, sarà però importante chiarire che cosa intendiamo con la parola “azienda”, che ben differisce invece dal termine “impresa”.
Un’ azienda è da considerare come il risultato di tutti i beni messi in fila dall’imprenditore per l’esercizio dell’attività. L’impresa, al contrario, è da interpretare proprio come l’attività esercitata da colui che amministra l’azienda. Un concetto sottile e pur ben distinto dal sistema giuridico.
Difatti, fanno parte dell’azienda tutti i rapporti giuridici tessuti per l’esercizio impresario, come ad esempio gli accordi contrattuali, che possono definire crediti o debiti.
L’azienda, inoltre, può essere sottoposta a conferimento quando siamo in una società a responsabilità limitata. Ma come funziona?
Il conferimento d’azienda nelle Srl
Per poter avere un conferimento di azienda, bisogna poter dichiarare che il complesso di beni che viene conferito sia adeguato, ossia che possa permettere all’ente conferitario di esercitare una data attività.
L’operazione, inoltre, dev’essere effettuata al momento della costituzione della società. Questo vuol dire che la società già costituita può comunque essere sottoposta a conferimento quando vi è un aumento del capitale. Il sistema giuridico italiano impone che l’azienda oggetto di conferimento debba essere sottoposta alla valutazione di un revisore legale dei conti, ossia affidata ad un professionista che possa tutelare il capitale della società e stimarlo.
In questa fase sarà necessario richiedere l’ausilio di un notaio, a cui dovrà essere affidata una relazione di stima da corredare con l’atto notarile di costituzione, che porti a sua volta la delibera dell’aumento di capitale.
A proposito della relazione di stima è molto importante che questa risulti aggiornata, difatti se la data riportata sul documento risale a quattro mesi prima del conferimento essa può essere ritenuta non valida.