I lavori manuali sono nella maggior parte dei casi molto stancanti. Ciò è vero soprattutto nel corso della stagione estiva, quando durante le ore più calde della giornata le temperature sono torride. Per chi lavora in un capannone industriale, è fondamentale avere la possibilità di prendersi cura del proprio corpo, evitando di superare i limiti, per mantenersi in salute e non compromettere una situazione di benessere. Per esempio, può essere una buona idea quella di effettuare delle pause più frequenti, e approfittarne per idratarsi. I capannoni industriali moderni, inoltre, in teoria dovrebbero essere climatizzati.
La climatizzazione dei capannoni
I capannoni in ferro o realizzati in altri materiali dovrebbero garantire una piena climatizzazione industriale per diversi motivi: in primo luogo per assicurare alle persone che lavorano una condizione di comfort ideale per lo svolgimento delle mansioni previste. Un lavoratore accaldato non è sereno, e non può essere produttivo, perché non è concentrato ed è disturbato dalle temperature troppo alte: tutto ciò rappresenta un danno economico per l’azienda. È evidente, quindi, che la climatizzazione contribuisce a intensificare i ritmi di lavoro, proprio perché offre agli operai le condizioni di lavoro ideali anche se all’esterno l’afa è soffocante. Ma c’è anche un’altra ragione per la quale l’aria condizionata è fondamentale in un contesto industriale: essa, infatti, aiuta a prevenire il surriscaldamento dei macchinari, che per effetto di temperature eccessive potrebbero andare incontro a un malfunzionamento. Insomma, un ambiente climatizzato contribuisce alla longevità della strumentazione e rende più duraturi i dispositivi di lavoro.
La sicurezza degli addetti
Combattere il caldo è anche una questione di sicurezza sul lavoro: un operaio oppresso dall’afa, e per di più costretto a indossare i dpi come impone la legge, rischia di patire il caldo con conseguenze pericolose per la salute. Come rimediare? Di certo bevendo molto nel corso della giornata e in generale idratandosi per integrare sia i liquidi che i minerali che si perdono con il sudore. Una particolare attenzione deve essere riservata al regime alimentare che si segue durante le giornate estive, che deve essere basato su prodotti che favoriscano il necessario apporto di liquidi, vitamine e – appunto – minerali: quindi, bisogna aumentare il consumo di frutta e verdura, sia fresca che surgelata, sia cotta che cruda. Per fortuna l’estate è una stagione che offre una vasta libertà di scelta da questo punto di vista: già dal momento della colazione si può scegliere fra albicocche, banane, mele, melone, anguria, pesche, prugne e tanti altri frutti freschi che sono un toccasana per il fisico. E se si ha a disposizione una piccola borsa termica, si può portare la frutta anche al lavoro, per gustarla durante la pausa pranzo.
Un obbligo per i datori di lavoro
Come noto, accertarsi della sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti è una mansione obbligatoria per tutti i datori di lavoro. Consentire ai lavoratori di essere operativi nelle migliori condizioni possibili vuol dire, fra l’altro, garantire che tutte le strutture siano a norma e mettere a disposizione di tutti dispositivi di protezione individuale efficaci e ben funzionanti, ovviamente non usurati. Al tempo stesso è fondamentale poter contare su strutture solide e in regola, come i capannoni in ferro di O&T Costruzioni Metalliche, e garantire una formazione completa, anche con corsi antincendio.
Il raffrescamento passivo
Oltre all’installazione di impianti di aria condizionata, che possono implicare dei problemi quando gli ambienti sono molto grandi e il rischio è quello di consumare troppa energia, un’altra soluzione che merita di essere presa in considerazione è quella che chiama in causa le tecniche di raffrescamento passivo. Si tratta di ricoprire il lato esterno degli edifici usando delle pellicole chiare, che danno vita a uno strato supplementare che ha il compito di massimizzare all’esterno la dispersione di calore. Ancora, si può ipotizzare di implementare dei tetti verdi, con la semina di piante che, grazie all’evaporazione, contribuiscono a loro volta a raffrescare l’edificio. Infine vale la pena di approfondire gli effetti del teleraffrescamento, che funziona un po’ come il teleriscaldamento ma, ovviamente, in senso opposto, grazie a un sistema di serpentine installate nei muri al cui interno circola acqua fredda che serve a ridurre la temperatura interna.
I capannoni in inverno
Se lavorare in un capannone in estate può essere impegnativo, viste le temperature molto alte a cui si deve far fronte, non è meno gravoso il compito durante i mesi invernali, quando la colonnina di mercurio del termometro si avvicina allo zero o addirittura lo supera. In questo caso, è fondamentale poter contare su una struttura riscaldata. Insomma, il capannone deve essere un luogo di lavoro confortevole in tutti i periodi dell’anno, e per questo motivo ci può essere bisogno di una soluzione climatizzazione adeguata. Così, l’ambiente risulta ideale per la produttività dei collaboratori, mentre i macchinari non rischiano di subire guasti dovuti a temperature estreme.