Con spionaggio industriale (o spionaggio aziendale) si intende un tipo di attività illecita che prevede la raccolta di informazioni riservate o segrete relative a un’azienda, con l’intento di trarne vantaggi competitivi o economici.
Gli obiettivi di attività di spionaggio industriale possono essere diversi: tra questi, i segreti commerciali (es. lista di clienti e fornitori di un competitor, contratti in essere ecc..), le informazioni sui processi di produzione, i brevetti o i disegni industriali, strategie di marketing, piani di sviluppo societario e molto altro ancora.
In questo articolo andiamo a scoprire come difendersi dalla concorrenza sleale, una diretta conseguenza dell’attività di spionaggio industriale, in crescente diffusione e difficilmente contrastabile senza l’aiuto di professionisti esperti e qualificati.
Tipi di spionaggio aziendale
A seconda della forma con cui è messo in atto, lo spionaggio industriale può essere “interno” oppure “esterno” all’azienda:
- Spionaggio industriale “esterno”: si identifica generalmente in un’attività svolta dall’esterno di un’azienda attraverso l’ausilio di strumentazione tecnologica; i casi più comuni prevedono azioni di cyber hacking, intercettazioni telefoniche o intercettazioni ambientali tramite microspie.
- Spionaggio industriale “interno”: in questo caso le informazioni aziendali vengono ottenute tramite la complicità diretta di uno o più dipendenti all’interno di un’azienda che, a fronte di una ricompensa economica, raccolgono e trasmettono i dati di interesse.
Grazie alle due ipotesi sopra descritte, è quindi possibile delineare due diverse tipologie di soggetti coinvolti, i quali saranno, nel primo caso, agenti esterni, come spie o hacker informatici (o loro mandanti), nel secondo caso, invece, individui interni all’azienda, come collaboratori, dipendenti o dirigenti.
Ma, in pratica, come avviene lo spionaggio industriale, e come possono difendersi le aziende? Quali sono i danni per le aziende che lo subiscono e le conseguenze per chi lo pratica?
Le tecniche utilizzate per raccogliere informazioni aziendali sensibili possono essere molteplici, dal furto di documenti attraverso l’infiltrazione di persone sotto copertura all’utilizzo di microspie installate nei locali di lavoro, dalle intercettazioni telefoniche tramite l’utilizzo di software spia a veri e propri attacchi di cyberspionaggio in grado di sfruttare le debolezze delle reti informatiche aziendali.
Danni legati allo spionaggio e segnali sospetti
Tra le principali conseguenze negative legate a questo tipo di reato ci sono i danni finanziari e quelli di immagine, con conseguenze che possono prolungarsi nel tempo.
Di solito questa attività illecita avviene per scopi di lucro, ma può inserirsi anche in un disegno strategico più grande, che può finire per diventare un esempio lampante di concorrenza sleale, riducendo la competitività e compromettendo l’innovazione.
Un aspetto importante infatti è quello legato al cosiddetto know how aziendale, vale a dire l’insieme di conoscenze e abilità fondamentali per lo svolgimento di determinate attività, che spesso rappresenta il vero patrimonio di un’azienda.
Alcuni degli eventi allarmanti che possono far sospettare di essere vittima di spionaggio sono, ad esempio, una perdita inattesa di clienti o di commissioni, così come le dimissioni improvvise di dipendenti o, ancora, una fuga di notizie inaspettata.
Pene previste per il reato di spionaggio industriale
Lo spionaggio industriale è considerato un reato secondo molte giurisdizioni di tutto il mondo; in Italia, questo reato, è punibile penalmente ed è regolato dagli articoli 621, 622, e 623 del Codice penale.
Un’azienda italiana che ha il sospetto di essere vittima di spionaggio industriale può quindi sporgere denuncia, la stessa avrà però l’onere della prova, ovvero l’obbligo di fornire delle prove solide che possano sostenere l’ipotesi di spionaggio.
Affidarsi ad un’agenzia investigativa può essere fondamentale in questo senso, in quanto questa potrà svolgere attività di accertamento dell’illecito e fornire un report probatorio relativo alle indagini svolte; tale report sarà poi essenziale per dare solidità all’impianto accusatorio.
Le aziende colpite da spionaggio industriale possono intraprendere azioni legali per ottenere risarcimenti finanziari per il danno subito.
Il reato di spionaggio industriale è regolato, come abbiamo, da tre diversi articoli del codice penale, vale a dire il 621, il 622 e il 623: vediamo le diverse pene inflitte nel caso di condanna:
Per la violazione dell’articolo 621, rivelazione di contenuto di documenti segreti, una multa da 103 a 1032 euro, o una reclusione fino ad un massimo di 3 anni.
Per la violazione dell’articolo 622, rivelazione di segreto professionale, una multa tra i 30 e 516 euro o una reclusione fino a un anno.
Per la violazione dell’articolo 623, rivelazione di segreti scientifici e industriali, una reclusione fino a due anni.
Come difendersi efficacemente
La possibilità di prevenire e proteggersi da questo pericolo esiste, ma passa logicamente dal supporto di un’agenzia specializzata nelle investigazioni aziendali, sempre nel rispetto della legge.
Nel caso si abbia un sospetto, o addirittura la certezza, di essere vittima di spionaggio, è consigliato rivolgersi ad un esperto in possesso delle necessarie conoscenze tecniche e di analisi comportamentale delle persone.
Tra le possibili operazioni contro lo spionaggio troviamo una accurata bonifica degli ambienti lavorativi, con la ricerca e conseguente eliminazione di eventuali microspie; un’investigazione meticolosa sui soci, i dipendenti e i collaboratori percepiti come sospetti (in particolar modo gli ultimi assunti) e la verifica di eventuali comportamenti scorretti.
In ambito informatico gli interventi possibili sono diversi grazie alle attività di Computer Forensics svolte da investigatori esperti in interventi mirati di contrasto alle frodi.
Assunto quanto sopra descritto, alle aziende è in ogni caso raccomandato adottare misure di sicurezza per proteggere le informazioni sensibili, come l’uso di sistemi di crittografia, la limitazione dell’accesso alle informazioni riservate solo al personale autorizzato e la sorveglianza dei sistemi informatici per individuare eventuali intrusioni o accessi non autorizzati.