Ogni anno sentiamo parlare di incidenti sul posto di lavoro anche molto gravi, a volte purtroppo mortali, che vengono classificati come morti bianche. Perché questo succede? In generale perché c’è una scarsa cultura sulla sicurezza del lavoro, soprattutto quando si parla di fabbriche e magazzini.
Magari le aziende non utilizzano le strumentazioni necessarie, come la segnaletica che invece è obbligatoria per eliminare o quantomeno ridurre i rischi collegati a possibili incidenti. Non sempre però la colpa è attribuibile alle aziende, che devono adottare tutte le misure necessarie imposte dalla normativa, quanto piuttosto ai lavoratori stessi che non si attengono agli obblighi di sicurezza.
È opportuno ricordare che il mancato rispetto delle normative in termini di sicurezza sul posto di lavoro non solo rappresenta un grave rischio per l’incolumità degli operatori, ma anche una trasgressione alla legge che può portare a multe salate, provvedimenti disciplinari ed in alcuni casi addirittura conseguenze di natura penale.
Approfondiamo quindi il discorso sulla sicurezza sul lavoro per adottare tutte le precauzioni del caso.
Che segnaletica devono adottare le aziende nei magazzini?
I magazzini sono luoghi dove converge un gran numero di persone, merce e mezzi di sollevamento. I rischi sono quindi piuttosto alti ed è necessaria adottare un’apposita segnaletica per evitare incidenti potenzialmente molto pericolosi.
La segnaletica in magazzino, regolamentata dalla Direttiva 92/58/CEE del Consiglio Europeo, comprende appunto una serie di segnali che tutti gli operatori devono rispettare. Secondo la norma spetta al proprietario del magazzino dotarsi della segnaletica di sicurezza che può essere caratterizzata da pannelli luminosi, segnali acustici, colori e pittogrammi. Gli stessi dipendenti devono seguire i corsi di aggiornamento per essere costantemente formati e gestire al meglio ogni situazione di potenziale pericolo.
I cartelli devono essere realizzati in materiale antiurto ed avere dimensioni tali da garantire la perfetta visibilità e la comprensione a tutti gli operatori. Nello specifico possiamo individuare cartelli di:
- divieto: sono caratterizzati da una forma tonda con pittogramma nero su fondo bianco e una barra rossa trasversale;
- avvertimento: triangolo con pittogramma nero su fondo giallo;
- evacuazione o primo soccorso: di forma quadrata o rettangolare con pittogramma bianco su fondo verde;
- obbligo: rotondo con pittogramma bianco su fondo blu;
- sicurezza antincendio: di forma rettangolare o quadrata con pittogramma bianco su fondo rosso.
Quali sono i macchinari “pericolosi” utilizzabili solo da personale qualificato?
Un discorso a parte meritano i macchinari, che devono essere utilizzati e movimentati da personale qualificato. Uno dei più utilizzati è il transpallet, cioè un carrello composto da due forche capaci di sollevare e spostare carichi molto pesanti.
Questa sorta di muletto, insieme al carrello elevatore, è tra i macchinari maggiormente utilizzati nei magazzini. Per poterlo guidare è però necessario un patentino, documento che attesta l’idoneità teorica e pratica dei mulettisti.
Ci sono poi diversi macchinari che consentono di spostare e movimentare carichi pesanti e pericolosi. Anche in questo caso le persone adibite alla guida ed alla movimentazione dei macchinari devono essere adeguatamente formate, così come gli altri operai devono conoscere tutte le procedure per muoversi secondo la normativa quando sono in funzione.
Ci sono infine macchinari ed attrezzature per l’imballaggio, che possono variare a seconda della tipologia di merci da imballare.
Quali sono i principali dpi da adottare sul lavoro?
Dpi è l’acronimo di dispositivi di protezione individuale che, come lascia intuire il nome, sono accessori che vanno indossati durante lo svolgimento del lavoro per tutelare la propria incolumità. Sono tantissime le insidie presenti nei magazzini, come cadute di materiali pesanti, esposizione prolungata al rumore, schizzi di liquidi potenzialmente nocivi sulla pelle e corpi estranei negli occhi. Ecco quindi un rapido elenco dei dpi che non possono assolutamente mancare nei magazzini:
- caschi: sono tra i dispositivi di protezione imprescindibili per tantissimi magazzini, in quanto proteggono adeguatamente la testa dalla caduta di oggetti pesanti;
- guanti: nei magazzini si lavora tantissimo con le mani, che sono esposte a maggiori pericoli. Bisogna quindi indossare guanti specifici in base alla tipologia di lavoro in grado di proteggere le mani da urti, lesioni, ustioni, cadute e qualsiasi altro imprevisto;
- scarpe antinfortunistica: come le mani, anche i piedi sono soggetti ad urti, lesioni e altri pericoli. Ecco perché bisogna indossare calzature adeguate che, oltre a proteggere dai pericoli, assicurino il massimo comfort agli operatori per prevenire malattie e patologie agli arti ed alla schiena;
- protezione oculare: in determinati ambienti lavorativi sono richiesti occhiali specifici che proteggono gli occhi da corpi estranei, come vetro, fiamme, schegge, sostanze chimiche e particelle di polvere sospese nell’aria;
- protezione uditiva: altrettanto importanti sono cuffie, paraorecchie o tappi che proteggono le orecchie da rumori forti che possono provocare seri danni a lungo
Per avere una panoramica completa puoi consultare il sito di Emme Cinque, che mette a disposizione sia dpi e segnaletica, grazie ad un’ampia divisione sicurezza, che macchinari per la movimentazione della merce e per l’imballaggio.